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Maccabees Update: in cosa consiste il nuovo aggiornamento Google

Lo scorso mese di Dicembre si sono registrate fluttuazioni anche consistenti in serp, che hanno fatto subito ipotizzare l’implementazione di un nuovo aggiornamento Google. Come al solito, la comunità SEO si è subito attivata per tentare di definirne la portata e le caratteristiche.

Secondo quanto riferito dal portale Search Engine Land, vi sarebbe una conferma ufficiale da parte di Google del rilascio di aggiornamenti “minori”. Come è consueto nel mondo SEO, si è anche proceduto a dare un nome alla causa delle fluttuazioni di metà dicembre, nel caso specifico Maccabees Update.

Il nome dell’update deve la propria paternità a Barry Schwartz, con riferimento al Chanukkah, la festa ebraica dei Lumi, che cade proprio nel mese di dicembre. Al momento non è semplice tirare le somme dei cambiamenti derivanti dagli aggiornamenti di fine anno.

Attraverso però analisi empiriche e intuizioni provenienti da alcuni big dell’industria SEO, è possibile delineare alcune caratteristiche individuate del Maccabees Update.

Caratteristiche di Maccabees e siti colpiti

Le teorie al momento più accreditate, provengono proprio dal già citato Barry Schwartz di Seroundtable, il quale ha individuato nei siti “penalizzati”, due pattern di riferimento: permutazione di parole chiave e, in maniera più sfumata e difficile da leggere, fattori legati ai contenuti on-page (l’autore li definisce Sintomi da Fred).

Non manca chi invece ritiene che siano stati sopravvalutati i cambiamenti derivanti dagli update di Dicembre. La SEO, come è noto, non è una scienza esatta. Dunque il dibattito resta aperto. Vediamo però più a fondo la questione della permutazione di parole chiave, che, a mio avviso, è piuttosto interessante.

Permutazione di Keywords

È stato notato come una gran parte dei siti colpiti dagli aggiornamenti di metà dicembre, presentino una struttura con un ampio uso di landing page sviluppate con massicce permutazioni o variazioni di keywords.

Ma cosa si intende con permutazioni di parole chiave? Per fare un esempio, un sito che offre servizi in tutta Italia, sviluppa pagine ottimizzate con la seguente struttura: nome della città + servizio offerto. Dunque decine o centinaia di pagine con contenuto simile (quando non identico).

Questo approccio può essere usato anche per pagine diverse, ottimizzate con variazioni della stessa parole chiave. Ciò con l’intento di andare a posizionarsi su serp differenti, con pagine create ad hoc.

Si tratta di una vecchia tattica SEO, che in realtà in molte serp sembra funzionare ancora oggi (ci si riferisce poi soprattutto a Google.it). Non è infatti insolito trovare ancora siti che, spesso linkate ad esempio nel footer, conservino questa struttura di pagine “permutate”.

Si tratta di un approccio “brutalmente” search engine oriented (nei casi estremi tendente allo spam), che può portare grossi benefici in termini di traffico, ma che diventa sempre più pericoloso.

In ogni caso, è ancora presto per arrivare a conclusioni e soprattutto per intervenire stravolgendo la struttura di un sito che magari fino ad oggi ha vissuto (e prosperato) sulla permutazione di parole chiave. Dunque il consiglio finale è tenere gli occhi aperti, monitorare i cambiamenti e informarsi costantemente su tutto ciò che proviene dalla comunità SEO.

 

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