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Tool e Suggerimenti per Creare Contenuti 10X

Ben ritrovati sul blog di SEORoma!

Anche per il nuovo anno sembra che ogni professionista SEO che si rispetti dovrà continuare a scervellarsi per racimolare quanti più backlink di qualità possibile per i propri clienti: ma con le directory viste sempre con sospetto, i siti di article marketing frequentati essenzialmente dai soli webmaster, i link a pagamento da siti non a tema che espongono sempre a rischi di penalizzazione, come possiamo ottenere link di qualità in maniera naturale e senza rischi?

La link earning – se vogliamo, l’evoluzione della consueta link building – mira a generare contenuti estremamente rilevanti, utili e autorevoli che per loro natura siano in grado di calamitare link e condivisioni spontanei che attestino il loro valore.

Più facile a dirsi che a farsi, probabilmente.

Come si può spiccare sopra tutti quelli che fanno il nostro stesso mestiere e conquistare l’attenzione (e i link!) dei lettori trasmettendo la nostra autorevolezza e competenza? Moz ha coniato il termine 10X content per definire un contenuto 10 volte migliore di quelli che si possono rinvenire nella rete: ovviamente cimentarsi in un articolo pillar o comunque considerevole è un’impresa più ardua del realizzare il consueto articolo del piano editoriale, ma ora scopriremo se – e perché – conviene impegnarsi a questi livelli, e alcuni tool per creare questi impressionanti contenuti.

Quali sono le caratteristiche di un contenuto 10X?

Per generare un contenuto 10X occorre pratica e sperimentazione, ricerca e dedizione per individuare una nicchia ben precisa alla quale rivolgere il proprio contenuto e per scegliere un formato e un contenuto “che spacchi” in quanto originale, utile e di qualità: non dovranno mancare link a fonti di valore per attestare l’impegno che abbiamo speso nel documentarci in merito e per permettere ai visitatori di approfondire eventualmente specifici sotto-argomenti di interesse.
Per esempio, un conto è pensare un contenuto “come velocizzare un sito web” e un conto è “come velocizzare un sito WordPress”: la seconda headline mira chiaramente al pubblico di lettori che impiega il noto CMS e citerà ragionevolmente plugin e misure del caso, pertanto risponderà a esigenze diverse di quelle previste da un articolo su tecniche per sviluppatori applicabili a ogni caso.

Solitamente i contenuti 10X sono corposi e dettagliati, anche se questa non è una regola fissa: solitamente la minuziosità di esposizione viene premiata da un maggiore interesse da parte dei destinatari, come è il caso dei pillar article che guadagnano condivisioni e menzioni del fatto che offrano una risposta esaustiva a una esigenza di ricerca.

Un contenuto di estremo valore dimostra:

  • unicità, originalità e la capacità di fornire informazioni (o perlomeno una forma di esse) non rinvenibili presso la concorrenza
  • di offrire buone risposte a specifiche domande, in maniera più approfondita di quanto non facciano i corrispondenti precedenti
  • affidabilità e rilevanza per il proprio target
  • una agevole consultazione
  • una naturale attraenza per una determinata fetta di pubblico
  • capacità di generare condivisioni, traffico organico e link naturali

Chiaramente lo sforzo infuso nel realizzare simili impressionanti contenuti deve essere impiegato da un ritorno più considerevole rispetto a quello apportato dagli articoli ordinari: i benefici si possono misurare dal punto di vista:

  • delle visite, ovvero di quanti accedono al super-contenuto per leggerlo o comunque usufruirne
  • delle condivisioni ottenute sui social network o delle menzioni nei siti di settore
  • dalla capacità di convertire gli ordinari visitatori in lead commerciali (in genere avviene quando il C10X è particolarmente attinente alle necessità di una determinata fascia di udenti)
  • dalla capacità di incrementare le vendite direttamente o indirettamente, ad esempio fornendo tale asset a pagamento (come può essere per le guide particolarmente approfondite) oppure spingendo gli utenti ad “aprirsi” a successivi contatti commerciali (per esempio iscrivendosi a newsletter o a ricevere segnalazioni di promozioni o sconti)

Studio del pubblico di riferimento

Per prima cosa occorre analizzare sia la nicchia alla quale ci rivolgiamo che i nostri competitor per comprendere se la strada che intendiamo battere è stata già percorsa (in particolare per mezzo dei tool per l’analisi delle keyword più vantaggiose che abbiamo già esaminato).

Per individuare le parole chiave che meglio riconducono a comuni definizioni di specifiche problematiche alle quali vogliamo offrire risposte possiamo usare un tool come Google Adwords, che è interessante specialmente per il fatto che lo strumento racchiude termini di significato affine in gruppi omogenei e per valutare il volume mensile di ricerca, parametro che ci permette di valutare se la portata di rilevanza dell’argomento che abbiamo in mente è coerente con le nostre aspettative.
In alternativa puoi avvalerti di un suggeritore free come keywordtool.io o di un altro di questi tool free per individuare le keyword.

Il maggiore beneficio di questa strategia è che i risultati perdureranno nel lungo periodo – specialmente se ti occuperai di aggiornare periodicamente i contenuti per mantenerli al passo dei tempi – il contro è che di certo è molto più rapido inserire un link in una directory o comprare uno spazio altrui nel quale far inserire un backlink, ma come abbiamo visto la fatica necessaria per realizzare i C10X spesso è tale da dissuadere i meno motivati nel cimentarsi.

Proprio questa arduità tuttavia è la migliore spinta per cimentarsi in questa impresa, visto che probabilmente agiamo su nicchie nelle quali i big non sono interessati a scendere ma i nostri competitor non hanno le competenze sufficienti per spiccare con contenuti di qualità.

Social network come Quora e Yahoo Answers sono estremamente utili per individuare esigenze informative eventualmente non ancora soddisfatte a cui possiamo porre rimedio noi.

Inoltre, non da trascurare è il fatto che l’impalcatura tecnica attraverso cui il contenuto venga fruito sia notevolmente accessibile e che faccia del proprio meglio per invogliare gli utenti a condividere il testo di valore.

I formati (diversi dal solito) di un contenuto 10X

Se un l’essenza del contenuto che hai realizzato non è nuova, puoi sempre ripensarlo per un formato più originale e che, essendo destinato ad altri media, possa spiccare sulle rispettive serp ed essere poi embeddato sul tuo portale per arricchire la versione testuale.

Video

Abbiamo avuto conferma che il trend dei video per il 2017 è decisamente positivo, e vede il proliferare di numerose piattaforme di condivisione – Youtube, Facebook, Instagram, Snapchat… – che moltiplicano esponenzialmente la viralità dei contenuti visuali: Youtube, per esempio, sta puntando sul suo social network Community per enfatizzare le discussioni e l’engagement attorno ai video più rilevanti per i gruppi di interesse.

I video possono servire a permettere agli utenti di scoprire con i propri occhi come risolvere una problematica – pensiamo ai tutorial visivi dal forte impatto pratico – oppure a produrre dei webinar incentrati su uno specifico argomento (e questi ultimi possiamo registrarli specialmente con Google Hangouts).

Con tool come Canva, Camtasia e ScreenFlow possiamo editare le nostre riprese anche se non possiamo permetterci strumenti di video editing molto costosi, se invece non abbiamo interesse a riprenderci dal vivo possiamo realizzare simpatiche e accattivanti presentazioni animate come Goanimate o Animoto.

Infografiche

Le infografiche sono formati che permettono di racchiudere in una forma visiva invitante testo e dati, unendo la funzione informativa di un contenuto all’intuitività che ne garantisce una alta condivisibilità.

Grazie a strumenti come Piktochart e Easel.ly, anche se non disponi di competenze grafiche, puoi realizzare in pochi minuti delle accattivanti rappresentazioni particolarmente adatte a essere condivise ed embeddate nei portali altrui.

Podcast

I podcast, particolarmente per gli utenti spesso fuori casa, possono essere una preziosa risorsa per restare aggiornati su argomenti di interesse senza per forza avere schermi davanti gli occhi. Qui trovi una lista di 25 tool free per realizzare podcast.

Slide

Tra i vari formati a disposizione, quello delle slide è uno dei più agevoli da utilizzare ma non per questo meno attraente agli occhi dell’utenza.

Testi già esistenti (ad esempio articoli che ci teniamo a svecchiare e sfruttare in maniera più proficua) possono essere trasformati in sintesi più specifiche e organizzate da manipolare con comuni tool come Microsoft Power Point o l’equivalente della suite Google Drive, per poi essere caricate su canali come Slideshare per assicurarne una degna diffusione (decidendo al contempo se gli utenti possono scaricarle oppure no).

 

E tu, cosa ne pensi? Hai intenzione di cimentarti nella realizzazione di contenuti magnifici per ammaliare la tua audience? Commenta questo articolo per raccontarci la tua opinione!

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