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Come posizionarsi su Bing

La SEO su Bing ha finora avuto un ruolo marginale rispetto all’attività di posizionamento su Google. Ciò è legato ovviamente alle enormi differenze di utilizzo tra Google stesso e il motore di ricerca Microsoft. Negli ultimi anni però Bing si è affermato sempre più come il primo competitor di Google nel mercato Occidentale. Si assiste quindi a una crescita di interesse per Bing da parte di aziende, utenti e professionisti SEO. Vediamo dunque alcune caratteristiche del motore di ricerca Microsoft e una serie di consigli pratici su come posizionarsi su Bing e ottimizzare i nostri siti web.

 

Fare SEO su Bing

L’alternativa a Google: principali caratteristiche di Bing

Bing venne lanciato da Microsoft nel giugno 2009 dopo che era stato definitivamente abbandonato il progetto Windows Live Search. Il nome è onomatopeico e rimanda al suono di una lampadina che si accende quando si fa una scoperta o si trova la soluzione a un problema. Una peculiarità di Bing, che salta subito all’occhio, è l’immagine di sfondo che cambia ogni giorno. Grazie alle freccette direzionali poste sul fondo della pagina inoltre, è possibile visualizzare alcune delle immagini di sfondo dei giorni precedenti.

Come Google anche Bing è diviso in “sotto-motori” che consentono di effettuare ricerche testuali, di immagini, video, notizie e mappe (in particolare, in molti sottolineano come la funzione di ricerca video di Bing sia più completa e accurata rispetto a quella offerta da Google).
Anche il motore di ricerca Microsoft inoltre ha creato una serie di servizi integrati ai quali si può accedere direttamente dal portale: MSN, Outlook e Office Online (la versione Cloud dell’omonimo pacchetto).

Anche Bing poi grazie agli Strumenti per Webmaster consente di verificare lo stato di indicizzazione del proprio sito e monitorarne il rendimento e il traffico generato.

La quota di mercato di Bing è cresciuta negli ultimi anni, raggiungendo dimensioni già piuttosto consistenti negli Stati Uniti. Ad oggi Bing è il secondo motore di ricerca più utilizzato nel mondo, seppur con percentuali relativamente basse se paragonate a quelle del colosso di Mountain View. Dal punto di vista SEO dunque se il riferimento rimane Google, ignorare il motore di ricerca Microsoft potrebbe fare perdere importanti fonti di traffico al proprio sito web (non bisogna dimenticare da questo punto di vista che Bing è integrato al sistema operativo Windows).

Ottimizzazione SEO e posizionamento siti web su Bing

Come sottolineato da diversi esperti, mentre Google è diventato piuttosto sofisticato nel suo algoritmo, su Bing i fattori SEO on-page continuano ad avere un peso fondamentale per posizionarsi. Bing sembrerebbe dare un’importanza maggiore alle Parole Chiave. Vediamo nel dettaglio alcuni fattori da tenere a mente.

Parole chiave nel dominio

Il motore di ricerca Microsoft sembrerebbe dare una maggiore importanza alla presenza delle parole chiave di interesse già nel nome del dominio. Ciò non vuol dire che per posizionarsi efficacemente è necessario assicurarsi un dominio esatto. Si tratta semplicmente di un fattore da tenere a mente.

Ottimizzazione Title, Meta Description, Headings

Quanto detto sull’importanza delle parole chiave nel dominio vale anche per l’ottimizzazione degli altri fattori on-page.

  • Title: grande rilevanza viene data da Bing al Tag Title. Si consiglia dunque di evitare titoli generici come “Home” o “Chi Siamo”.
  • Meta Description: rispetto a Google sembrerebbe che Bing consideri maggiormente la Meta Description. Si consiglia dunque di compilarla accuratamente rimanendo tra i 25 e i 150 caratteri.
  • Headings: includere le parole chiave di interesse negli H1, H2 o H3 può dare una spinta maggiore al posizionamento su Bing rispetto che su Google, dove sembrerebbe affermarsi sempre di più il contesto e la semantica.
  • Meta Keywords: seppur le Meta Keywords non fanno certo la differenza, vengono considerata positivamente da Bing. Si consiglia di inserirle senza esagerare.
  • Contenuti: Bing ama i contenuti di qualità, in particolare si consiglia di prestare particolare attenzione alla lunghezza del testo, all’inserimento di immagini e altri contenuti multimediali, ai feedback degli utenti.

    Backlinks

    Mentre Google è diventato sempre più raffinato riguardo alla qualità dei link in ingresso e alla differenziazione degli anchor text, diversi esperti sottolineano come invece su Bing hanno ancora un peso consistente il numero dei backlinks e la presenza delle parole chiave d’interesse negli anchor text.
    Come è evidente, su questi aspetti le linee guida evolvono rapidamente. Al momento però sembrerebbe pagare su Bing, più che su Google, la consistenza in termini quantitativi di link ingresso, come anche l’ottimizzazione degli anchor text per le parole chiave sulle quali ci si vuole posizionare.

    Altri aspetti da considerare

  • Dati strutturati: Bing, come Google e Yahoo, riconosce e apprezza i dati strutturati, si consiglia quindi di implementarli.
  • Social Media Signals: nelle linee guida del motore di ricerca Microsoft si riconosce esplicitamente di attribuire valore in termini di ranking alle condivisioni sui social dei propri contenuti.
  • Performance: come per Google, la velocità di caricamento delle pagine ha un’importanza da non trascurare anche su Bing.

SEO su Bing: conclusioni

Se Google e Bing hanno diverse caratteristiche in comune, come ad esempio l’importanza attribuita da entrambi i motori all’offerta di contenuti di qualità, da quanto detto, Bing sembrerebbe su alcuni aspetti ancora meno evoluto rispetto all’ingombrante competitor. In particolare, il motore di ricerca Microsoft continuerebbe a dare preminenza ai fattori di ottimizzazione SEO on-page. Ne deriva quindi che al momento sembrerebbe più “facile” posizionarsi su Bing rispetto che su Google (anche per l’ovvia ragione che la concorrenza e l’attenzione verso Bing è minore). Ciò non toglie che anche i fattori SEO off-page vanno analizzati con cura in una strategia di posizionamento. Anzi, un’eventuale ulteriore allargamento del bacino di utenza di Bing (ed evoluzione dell’algoritmo), lascerebbe presumere un ruolo sempre più importante dei fattori off-page, con una crescita in termini qualitativi del peso dei link in ingresso.

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