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La gestione del database WordPress con PHPMyAdmin

phpMy Admin

Ben ritrovati a un nuovo approfondimento!

Introduzione

Sappiamo bene che WordPress è il CMS più diffuso al mondo – questo non solo grazie alla sua versatilità, ma anche grazie alle possibilità che offre di lavorare su database complessi, senza possedere necessariamente competenze informatiche. Un aiuto molto concreto in tal senso, in effetti, viene offerto proprio da PHPMyAdmin, che è una delle più diffuse piattaforma web per la sua gestione via browser. Può sembrare scontato usarlo, ma non è così: se non esistesse PHpMyAdmin, in effetti, saremmo costretti ad utilizzare MySQL e visualizzare le tabelle in formato testuale, sfruttando terminale di comando o SSH.

Non il massimo, diciamo!

WordPress (qui trovate maggiori informazioni, ed una guida pratica all’uso) si avvale di un sistema di gestione del database in MySQL, e di PHP come linguaggio di scripting per operare sul database: PHPMyAdmin li predispone in un’interfaccia semplice da usare, ed interamente web based; basterà inserire username e password del database per accedere e visionare tutto quello che ci serve.

La praticità di WordPress, peraltro, sta nel fatto che lo si può utilizzare anche senza conoscere troppo nel dettaglio il linguaggio con cui opera: editor visuali come Divi o WPBakery o, ancora, Elementor, un linguaggio PHP sempre più di alto livello e vari plugin sempre più evoluti e semplificati lo dimostrano ogni giorno.

Struttura del database di WordPress

Come sono rappresentati i dati in WordPress? Diciamo che tutte le informazioni con le quali lavoriamo sono memorizzate nel database, che è un’enorme raccolta di dati sotto forma di celle, colonne e righe, che possono essere copiati, modificati o eliminati. La struttura nello specifico è questa (tratta dalla guida ufficiale), se siete curiosi – andare un po’ nel dettaglio richiede conoscenze tecniche avanzate in fatto di DB che non tutti possiedono: vi basti sapere, per quello che ci serve, che in sostanza i rettangolini sono tipo tabelle di excel, mentre le frecce che li collegano esprimono, per l’appunto, collegamenti tra le righe dei dati.

WordPress ha pertanto questo grande database nel quale vanno a finire tanti elementi come articoli, categorie, tag, messaggi, dati degli utenti, plugin, impostazioni a livello di sito ecc. In genere il database è custodito (non sempre troppo gelosamente, visti i casi di violazioni e furti di dati, verrebbe da scrivere) sul server del vostro servizio di web hosting, e segue una struttura comunicativa (semplificata) di questo tipo:

WordPress <-> PHP<-> MySQL

Grazie a MySQL possiamo accedere alle informazioni ed interrogare il DB tramite apposite query inviate al database, e modificarle con apposite istruzioni, come ad esempio:

  • dammi tutti gli articoli scritti il 4 giugno 2020;
  • dammi tutte le pagine con la parola “pippo” nel titolo;
  • rimuovi tutti commenti spam;
  • inserisci un link dentro questo articolo;

… e così via!

Configurazione del database di WordPress

Quando si installa WordPress, bisogna fornire le informazioni necessarie come il nome del database, il nome utente, la password e l’host. Le informazioni al momento dell’installazione vengono salvate nel file wp-config.php., ed è quello il centro nevralgico su cui intervenire, di solito, in caso di malfunzionamenti di sistema – quantomeno a livello base, e sempre che non vi serva l’intervento tecnico di un professionista.

Dopo l’installazione, WordPress prende le istruzioni per salvare le informazioni, per creare le tabelle e salvare i dati delle installazioni. In questo modo non dobbiamo creare un nuovo file HTML per ciascuna pagina che vogliamo realizzare. Se vuoi proteggere ulteriormente il tuo database puoi, ad esempio, cambiare il prefisso del database WordPress, per ridurre la possibilità di attacchi di SQL injection (e altre robe orrende o spaventose) da parte di hacker.

WordPress sfrutta quelle 12 tabelle che compongono il database e che contengono tutte le informazioni e le funzionalità relative al CMS, a partire dalle quali possiamo capire facilmente dove sono memorizzate le informazioni.

Cosa succede quando si installa WordPress?

L’installazione di WordPress genera varie tabelle fra cui:

  • wp_comments: contiene i commenti di WordPress (nome autore, commenti ecc.)
  • wp_options: contiene la maggior parte del sito e serve a memorizzare le impostazioni di molti plugin
  • wp_commentmeta: contiene informazioni sui commenti di un sito (ad esempio, se sono pubblicati, da approvare ecc.). Possiede quattro campi (meta_id, meta_key, COMMENT_ID, meta_value)
  • wp_postmeta: contiene informazioni sui post salvati come URL, email dell’amministratore
  • wp_posts: contiene le informazioni sui post, i messaggi, le revisioni e i tipi di custom post type
  • wp_terms: gli elementi di tassonomia che permettono di organizzare i contenuti
  • wp_usermeta: contiene meta informazioni sugli utenti
  • wp_users: contiene le informazioni dell’utente come nome, email, password ecc.

Ogni tabella ha le proprie sotto tabelle che racchiude le informazioni specifiche, ad esempio wp_comments contiene valori come:

  • comment_ID
  • comment_approved
  • comment_date
  • comment_type
  • user_id

Questa tabella ad esempio permette di salvare tutte le informazioni relative ai commenti (es. dove sono posti, chi li ha scritti, la data ecc.).

Gestire il database WordPress con phpMyAdmin

PhpMyAdmin è un software open source che permette di gestire il database mySQL tramite una pratica interfaccia utente. Gran parte degli hosting WordPress hanno integrato phpMyAdmin, a cui possiamo accedere dall’apposita voce di CPanel oppure Plesk.

Da phpMyAdmin possiamo accedere alla lista dei database. Cliccando su ciascuno di essi possiamo vedere la lista delle tabelle che lo compongono e dei rispettivi campi e colonne.

In questo modo gli utenti possono accedere facilmente al database e compiere delle azioni di manutenzione o modifica, come:

  • ripristinare il database
  • ottimizzare il database
  • aggiungere nuovi admin
  • modificare le password
  • disattivare i plugin
  • cancellare i commenti
  • modificare il prefisso delle tabelle wp
  • rafforzare la protezione del database (ad esempio cambiando il prefisso del db per ridurre il rischio di iniezione di codice SQL da parte degli hacker)

Ovviamente, prima di compiere modifiche di cui potremmo pentirci è sempre meglio scaricare una copia del backup!

Creare il database WordPress con phpMyAdmin

Per creare un database WordPress da phpMyAdmin, dal pannello seleziona il tuo database e dal menu in alto clicca sulla voce Esporta. Il modo più veloce per esportarlo è optare per il file .sql. Il file di backup si può esportare come archivio compresso o come file .zip, escludendo eventualmente le tabelle che non ci servono.

Tale file può essere reimportato nello stesso oppure in un altra installazione WordPress attraverso la voce di importazione di phpMyAdmin.

In alternativa, se non vuoi “sporcarti le mani” accedendo direttamente al WordPress per fare una copia di sicurezza, puoi servirti di appositi plugin di backup per copiare tutti i dati da ricaricare all’occorrenza, per esempio uno come Updraft.

Perché ottimizzare il database WordPress?

Con il proseguire dell’utilizzo, il database di WordPress si frammenta, le informazioni finiscono per sistemarsi in maniera difforme e per occupare spazio maggiore di quello che serve veramente.

Il database di WordPress si può frammentare proprio come gli hard disk dei computer. Se vuoi ottimizzare il db MySQL entra in phpMyAdmin. Una volta selezionate tutte le tabelle (“Check all / Uncheck all”) dal menu a tendina clicca “Optimize table” per deframmentare il set di tabelle.

Come vedi, WordPress è una piattaforma fantastica per gestire in modo dinamico il database del proprio sito grazie alla comoda integrazione con phpMyAdmin.

E tu che cosa ne pensi? Parliamone qua sotto!

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