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L’industria dei podcast sta crescendo, e Google ovviamente se n’è accorto. Già nel 2016 Dan Shure di Moz notava che il marketing applicato ai podcast dovrebbe essere una skill immancabile negli anni a venire.
Il futuro che ci si prospetta è quello di serp composte da testo, immagini, video e contenuti audio: se questi ultimi sono idonei a rispondere a un’esigenza di ricerca, perché non dovrebbero comparire assieme agli altri elementi?
Google e i podcast, le prossime evoluzioni
Google sta lavorando per incrementare l’esperienza di fruizione dei contenuti audio tra dispositivi e vuole costruire un’esperienza di navigazione soddisfacente attraverso tutti i prodotti sviluppati in casa sua (Google Home, Google Assistant ecc.).
Attualmente i podcast appaiono tra le ricerche ma non esiste un settore destinato ai contenuti audio; c’è da considerare anche che per posizionare i contenuti Big G dovrebbe applicare i criteri di valutazione della qualità appropriati per stabilire quali sono quelli che soddisfano meglio le ricerche degli utenti.
Meglio podcast corti e diretti oppure lunghi e approfonditi? Difficile dirlo, per ora.
I podcast sono degli strumenti fantastici per catturare l’attenzione del tuo pubblico: un articolo richiede il tempo e la dedizione nella lettura, ma un podcast no, può essere fruito in ogni circostanza, quando fai la spesa, quando sei in palestra o cammini, anzi è un apprezzabile alternativa alla noia e alla monotonia.
I podcast sono facili da fruire, scaricabili per essere ascoltati ovunque dai dispositivi mobili, e vengono realizzati attorno a innumerevoli argomenti: sport, musica, film, celebrità, web marketing, salute ecc.
Sappiamo che Google ha dei piano proprio per i podcast per incrementare le possibilità di fruizione per la loro audience, grazie anche agli sviluppi di Google Assistant.
Intendono proprio rendere i podcast “dei cittadini di prima classe” in virtù del grande successo che stanno vivendo in questi anni.
Tra le conseguenze che si prospettano abbiamo:
- algoritmi che incoraggiano la scoperta di podcast del tipo desiderato
- la presenza di podcast in serp in risposta di precisi intenti di ricerca
Anche se i podcast sono bene indicizzabili negli appositi store, non lo sono altrettanto da parte dei motori di ricerca generalisti. Le prossime implementazioni avranno lo scopo invece di rendere Google in grado di “superscoprire” i contenuti audio per consentire agli utenti di:
- iscriversi ai canali
- scaricare gli episodi
- tenere traccia delle evoluzioni dei canali preferiti
In un futuro prossimo, i metadati destinati ai podcast potrebbero permettere la comparsa nelle serp dei singoli episodi ed essere associati agli argomenti di cui trattano: questo significa, ad esempio, che un podcast su una celebrità potrebbe apparire al pari dei testi e delle immagine che ne trattano.
Ciò gioverà notevolmente alle iscrizioni, in quanto coloro che solitamente non ascoltano podcast, ma che scoprirebbero la loro funzione di risposta a esigenze di ricerca, potrebbero essere invogliati a seguirli.
Non ci sarebbe nemmeno l’esigenza di scaricare app dedicate al loro rinvenimento, ma essi verrebbero introdotti assieme agli altri consueti risultati.
Come ha detto Reneau-Wedeen:
“In the longer term, integrating with Search means figuring out what each podcast is about and understanding the content of that podcast. This is something Google has done extremely well for text articles, as well as for images and even more structured data such as maps. We can help with audio, too.”
perciò lo sviluppo dei metadata si evolverà anche in questo senso.
Dalle prossime evoluzioni della serp inoltre dovrebbero cambiare il modo di monetizzare di questi contenuti, potrebbero apparire quindi annunci in evidenza oppure messaggi pubblicitari a comparsa come avviene per Youtube.
I passi di Google insomma appaiono sempre orientati a incrementare la capacità di valutare i contenuti come farebbe un essere umano.
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un’evoluzione consistente delle capacità dei software di auto apprendimento di comprendere la voce naturale (vedere Google Voice Search) e tutto ciò gioverà sicuramente anche alla comprensione dei podcast.
Come migliorare i podcast lato SEO
I podcast sono spesso sottostimati rispetto ad altri media quali video e articoli testuali: tuttavia, possono essere alquanto apprezzati dagli utenti e costituire un buon stimolo a ricevere backlink.
Per far fruttare al meglio il tuo contenuto audio dovresti in ogni caso produrre per il tuo blog una trascrizione a beneficio dei motori di ricerca e del pubblico che ancora preferisce i consueti articoli testuali.
Anche se i podcast nei principali store sono indicizzati, infatti, creare una versione testuale dei tuoi contenuti ti assicura che i motori di ricerca possano comprenderne chiaramente il contenuto.
Integrare il podcast in un articolo che tratta lo stesso argomenti, infatti, lo contestualizza e ne aumenta la rilevanza. Anche le note che crei per il podcast possono essere indicizzate.
In questo modo puoi potenziare notevolmente la tua visibilità di brand in quanto i formati audio non sono ancora una modalità di contenuti tra le più diffuse nel nostro Paese.
Tra i principali elementi da ottimizzare, tieni a mente:
- il Title: uno dei principali aspetti che trasmettono il significato dell’argomento trattato. Più il titolo è accattivante, comunicativo e diretto alla sensibilità di chi legge, più facilmente potrà ottenere l’attenzione dei naviganti
- un sottotitolo che evidenzi di cosa tratterà il contenuto
la description: un estratto del podcast che spieghi in poche parole all’utente il contenuto e il beneficio che trarrà dal suo ascolto - oltre agli elementi di SEO on page dell’eventuale pagina web nella quale verrà incorporato (es. un articolo testuale nel tuo blog).
Ad esempio, puoi creare una serie di contenuti che enfatizzano il contesto del podcast e agevolano la sua comprensione ai motori di ricerca come trascrizioni, liste puntate, descrizioni, tutto ciò che può rendere il contenuto invitante e spingere gli utenti a interagire.
Ogni podcast dovrebbe essere destinato a una pagina apposita: ciò ne favorisce l’indicizzazione, la comprensione del contenuto e incentiva i fruitori alla condivisione.
Come ogni pagina, l’occhio vuole la sua parte, perciò una bella immagine è quello che ci vuole per catturare l’attenzione del visitatore! Una grafica efficace contribuirà a dare l’impressione che si tratti di un contenuto valido e degno di essere ascoltato.
Non poco conta anche diffondere il contenuto sui principali social network: Twitter ti aiuta a distribuire rapidamente la news della nuova uscita, Facebook presenta molti gruppi a tema nei quali ti conviene segnalare il tuo podcast per incontrare ascoltatori interessati all’argomento
E se il tempo non basta? Ricorda, molte volte hai già a disposizione dell’ottimo materiale da trasformare in contenuti audio invitanti: puoi prendere i vecchi articoli del blog, aggiornarli se è il caso, adattarli alle necessità dell’esposizione vocale, ed ecco pronto il materiale per un nuovo podcast!
Tra i media player più indicati per incrementare il valore SEO dei tuoi podcast ci sono Spreaker, Soundcloud, Google Play, iTunes: ovviamente non ti conviene disperdere i tuoi sforzi su molteplici piattaforme ma scegliere quella da cui il tuo pubblico è più invogliato a seguirti e improntare la tua comunicazione su di essa.
Oltre a quelle sopra elencate, puoi contare anche su un’altra piattaforma che vanta milioni di fruitori: Youtube!
Il social network dei video può essere adattato anche alle esigenze di un contenuto audio: puoi caricare la registrazione di un intervento online, oppure realizzare delle slide e accompagnarle con il narrato che ne esplora il senso. Un podcast si può quindi declinare in vari modi per adattarne il formato al media in oggetto, pur mantenendo la stessa base di partenza.
Dalle piattaforme nelle quali carichi i tuoi contenuti puoi ovviamente linkare il tuo sito web e le tue altre presenze social per potenziare la tua identità di brand e ottenere qualche collegamento in più.
E tu, che cosa ne pensi dell’evoluzione dei podcast in ottica SEO? Vuoi incrementare anche tu la produzione di tali contenuti? Commenta questo articolo per raccontarmi la tua opinione!