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Considerazioni e consigli su come recuperare posizioni dopo il Medic Update

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Ben ritrovati a un nuovo approfondimento di SeoRoma!

L’aggiornamento broad core degli algoritmi di Google del 1 agosto 2018, detto Medic Update in quanto ha provocato consistenti scossioni nel posizionamento in particolare dei siti attinenti a tematiche mediche, è ancora largamente un mistero.

Alcuni hanno guadagnato posizioni, altri ne hanno perse, e se stai leggendo questo articolo sono incline a supporre che appartieni a quest’ultima categoria.

Per approfondire: Google Summer Update

Perché hai perso posizioni dopo il Medic Update del 1 agosto?

Oltre a quelli medici e inerenti a temi che gravitano attorno alla salute e al benessere, altri generi di portali colpiti sono e-commerce, siti di moda, locali, tecnologici, di affiliazione ecc.

Possiamo supporre che, in seguito all’aggiornamento degli algoritmi, Google abbia modificato i propri criteri alla base della valutazione dell’intento di ricerca, e ciò ha riguardato largamente i siti inerenti i temi su salute e benessere.

Molti hanno riscontrato un aumento nelle prime posizioni di risultati di Amazon e/o eBay, a suggerire che per molti generi di query Google abbia ritenuto più appropriato restituire contenuti commerciali proprio in virtù della suddetta ridefinizione dell’intento di ricerca.

I temi sanitari e finanziari sono quelli più sensibili tra i quali ci si può imbattere sulle serp (non per niente si dice YMYL your money your life): una dritta sbagliata in fatto di malanni da curare o di investimenti finanziari possono avere effetti disastrosi, sei d’accordo?

Poiché ciascuno può aprire un blog, Big G deve adottare dei criteri per assicurare che i risultati che arrivano in prima posizione:

  • siano attinenti alle esigenze degli utenti
  • provengano da fonti autorevoli per evitare che le persone seguano suggerimenti di soggetti non qualificati

Una settimana prima del fatidico roll out, Google aveva aggiornato le proprie linee guida per i Quality Rater, nelle quali assumevano una posizione di rilevanza i fattori da considerare attorno agli ormai famosi E-A-T:

  • Expertise (competenza)
  • Authorativeness (autorevolezza)
  • Trustworthiness (affidabilità)

Questa coincidenza (?) ha portato a pensare che il modo con il quale i brand medici si pongono in rete per comunicare la propria professionalità abbia avuto un peso nel modo con cui Google ha valutato l’autorevolezza dei siti.

Qualcosa però non sembra essere andato a buon fine, poiché in tanti si sono lamentati della scarsa autorevolezza di contenuti balzati in cima alle serp relativi al topic “farmacia online”.

Negli ultimi giorni di novembre si è iniziato a vedere una sorta di rollback proprio nel posizionamento di certi siti medici, tendenza che suggerisce un dietro front almeno parziale sulle modifiche apportate a inizio agosto.

Questo a riprova che, almeno sotto certi aspetti, i nostri siti sono come zattere in balia di una tempesta: possono salire in cima alle onde oppure finire in fondo all’oceano, a seconda del moto dei flutti, senza poter incidere direttamente sulla situazione.

Come recuperare posizioni dopo il Medic Update

Cosa fare per recuperare il posizionamento dopo il Medic Update

Ecco, tieni a mente che non necessariamente hai commesso qualcosa per via del quale sei stato punito.

In merito ai legittimi interrogativi dei webmaster su cosa potevano fare per recuperare le posizioni perdute, Google ha liquidato la leggerissima questione in maniera molto serafica:

There’s no “fix” for pages that may perform less well other than to remain focused on building great content. Over time, it may be that your content may rise relative to other pages.

Ovviamente, noi siamo Don Chisciotte e le serp sono i nostri mulini. Dobbiamo continuare a sbatterci la testa nella speranza di portare a casa la vittoria, che ci piaccia o meno.

Capire cosa bisogna fare per rimettersi in pista non è affatto facile.

Anche se Google non specifica cosa possa spingere gli algoritmi ad affossare totalmente un sito, dobbiamo supporre che tutto ciò che possa affossare la navigazione e la user experience possa avere degli effetti nefasti sul ranking.

Eventi come contenuti cannibalizzati, titoli interni alla pagina sovraottimizzati per le stesse keyword, pop up che impediscono la navigazione, problemi di fruizione da mobile sono tutti aspetti che incidono sul gradimento degli utenti e che conviene correggere – se non per migliorare il posizionamento – almeno per offrire un’esperienza più soddisfacente ai nostri visitatori.

Se il problema nel calo del posizionamento è la percezione di autorevolezza che Google ha su di te, puoi agire su tutti quei fattori che possono incidere sotto forma di segnali attorno alla nostra credibilità in rete, ovvero:

  • scrivere articoli esaustivi con dovizia di fonti e di particolari per permettere ai lettori di farsi un’idea precisa del tema trattato con cognizione di causa
  • sviluppa contenuti originali chiaramente associabili al tuo brand che dimostrino la tua autorevolezza, esperienze e un punto di vista differenti da quello generalista.
  • aggiorna quando possibile i tuoi contenuti per offrire materiali di valore ai tuoi lettori. Un testo legale o finanziario obsoleto non è concretamente utile e perciò non avrebbe ragione di permanere in prima posizione
  • cita il più possibile fonti a supporto delle tesi espresse nei tuoi articoli (specialmente se di stampo medico)
  • rendi manifesta la tua esperienza nel settore nel quale operi (ad esempio con una bella pagina che riassume menzioni, referenze e riconoscimenti, magari con un box autore dedicato)
  • rendi evidenti i tuoi riferimenti (bibliografia, contatti) per segnalare a Google e al lettore
    dimostra nelle sedi appropriate la tua qualifica a trattare determinati argomenti (ad esempio, se il tuo sito è una rivista online registrata, dovresti segnalarlo nella sidebar o nel footer e dove cade l’occhio) e punta sui fattori che possono affermare la tua reputazione (recensioni, menzioni ecc.)
  • dai un’occhiata alla naturalezza della tua link building, provvedendo a rimuovere o a sterilizzare quei link di bassa qualità o le chiavi smaccatamente commerciali abusate, se ciò può nuocere alla tua visibilità. Sistrix ha notato una correlazione tra la link building e il decremento di ranking nel settore medico, perciò è meglio immedesimarsi in ipotetici quality rater di Google per correggere quei profili link sospetti
  • migliora i titoli per evitare testi non conformi alla premesse ed evitare gli inviti click bait
  • verifica le performance del tuo sito in fatto di velocità con il consueto Google Pagespeed Insights. Come sappiamo Big G ama spendere più di una parola per invitare ai webmaster a impegnarsi seriamente nel migliorare le performance delle pagine web perciò, a buon intenditor…

Ecco, questi sono i principali suggerimenti che posso suggerirti per tentare di recuperare le posizioni perse dopo il Medic Update.

E quali sono i tuoi consigli? Raccontali nei commenti!

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