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Come migliorare il proprio sito dopo il Mobile-First Indexing

Mobile first indexing

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Il 26 marzo 2018 Google ha annunciato l’inizio del roll out graduale del Mobile-First Indexing: di ciò se ne parlava da oltre un anno (4 novembre 2016), e ora sembra che si sia giunti all’effettiva implementazione della nuova modalità di indicizzazione, che avverrà ragionevolmente in modo protratto nel tempo e non tutto in una volta. La sua potenziale importanza è notevole, Gary Illyes l’ha definito come il più importante aggiornamento dell’indice dell’ultimo decennio.

In che cosa consiste il Mobile-First Indexing?

Fino a oggi, la scoperta di nuovi contenuti da parte dei bot di Google avveniva prima attraverso la versione lato desktop, procedura che portava anche al posizionamento sulle serp. D’ora in avanti, si partirà dalla versione mobile scoperta dai crawler per giungere all’indicizzazione.

Questa evoluzione è la normale conseguenza del processo di navigazione, che si è spostato velocemente e inesorabilmente negli ultimi anni dai mezzi fissi ai dispositivi mobili (tablet e smartphone in primis): ormai si naviga per oltre il 55% da dispositivi portatili ed è ragionevole che l’ordine di posizionamento dei risultati rifletta le prestazioni dei siti nella consultazione mobile.

Google adotterà solamente un indice per fornire i risultati di ricerca, la scansione mobile, e la versione desktop cederà il posto a quest’ultima. I siti che non possiedono la versione mobile verranno indicizzati rispetto a quella tradizionale: è da notare inoltre che Google continuerà a mantenere solamente un indice per la propria classificazione, e che la versione mobile sarà quella riportata nella cache di Google.

Questa predilezione per la visualizzazione da mobile a conti fatti non si tradurrà nell’escludere dalle serp i siti privi di un sito mobile friendly, piuttosto tenderà a premiare coloro che riescono a offrire un’esperienza di fruizione decisamente congeniale a coloro che utilizzano dispositivi mobili.

Con il roll out del mobile-first indexing la versione da mobile del sito web sarà quella seguita per l’indicizzazione (e forse, un domani prossimo, anche per l’ordinamento in serp dei contenuti): inoltre, ciò porterà a un aumento significativo di velocità di scansione del Googlebot da mobile. La pagina visualizzata da mobile dovrà quindi essere la versione di riferimento da offrire sia al motore di ricerche che agli utenti.

L’approccio più comune degli sviluppatori, fino a oggi, è stato quello di adattare l’esperienza di navigazione da desktop alla corrispondente mobile, adattando il menu alla navigazione sacrificata dalla visualizzazione contenuta da smartphone e rinunciando agli elementi di grafica non essenziali.

Oggi, tuttavia, si parla proprio di creare un’esperienza di navigazione concepita appositamente per tablet e smartphone: chi consulta le nostre pagine web da smartphone può trovarsi in contesti differenti rispetto a chi naviga da casa, la fruizione può avvenire in situazioni nelle quali si viene distratti da altri fattori, pertanto ciò si dovrebbe ripercuotere sulla nostra progettazione dei contenuti.

Una comunicazione più flessibile, immediata e finalizzata all’intento di ricerca è una componente essenziale per l’obiettivo di mantenere i nostri utenti il più possibile sulle nostre pagine e di indirizzarli verso le nostre call to action.

Lo stesso intento di ricerca dietro il click sui risultati delle serp potrebbe variare sensibilmente a seconda del dispositivo utilizzato: la ricerca di un servizio, ad esempio “ristorante Roma”, può essere finalizzata alla fruizione immediata (sono in zona, e ho bisogno di andare a cena) oppure alla ricerca di informazioni (cerco il miglior ristorante per cenare la prossima settimana).

Quali vantaggi porterà il Mobile-First Indexing?

Chi offre dei siti navigabili velocemente da mobile sicuramente permetterà un’esperienza di fruizione migliore a chi cerca rapidamente contenuti, sia da desktop che da mobile.

Anche senza contare la nuova modalità di scansione dei googlebot, fornire una esperienza di navigazione studiata appositamente per tablet e smartphone si rivela indicato per soddisfare la gran parte dei nostri lettori, coloro che accedono al nostro sito da mobile. Un sito ben ottimizzato per la navigazione da desktop non necessariamente lo è anche per mobile, ma questa differenza ora sarà più significativa, dato che sarà la versione mobile a essere fornita sulle serp.

Nonostante la rilevanza dell’ottimizzazione per dispositivi mobili, in ogni caso, la rispondenza con le intenzioni di ricerca risulta ancora preponderante rispetto alla rapidità di consultazione: è più importante quindi offrire contenuti realmente utili a chi digita, rispetto a mostrarli in maniera davvero veloce. Se possiamo fare entrambe le cose è meglio, però!

Ovviamente i contenuti concepiti per il solo desktop non spariranno dalle serp (c’è pur sempre il 44% del pubblico che non disdegna i dispositivi fissi) e continueranno a essere normalmente indicizzati.

Come modificare il proprio sito dopo il Mobile-First Indexing

Se il tuo sito serve già una versione per la visualizzazione da mobile, non devi fare niente che sia strettamente necessario per l’indicizzazione. Se invece possiedi delle versioni di contenuti e markup che divergono tra le due modalità, potresti dover fare le modifiche del caso. Se non puoi creare una versione appositamente ottimizzata per tablet e smartphone, assicurati che i contenuti principali siano visualizzabili da questi ultimi.

A questo punto, si rivelerà fondamentale pensare prima di tutto all’esperienza di navigazione da mobile e solamente dopo a quella da desktop, e non semplicemente a realizzare una versione di consultazione per entrambe le versioni.

L’approccio “pensa prima al mobile” porterà quindi a concepire innanzitutto le pagine per la visualizzazione mobile e soltanto dopo per la corrispondente versione da tablet e smartphone. Fino a oggi si era pensato innanzitutto alla visualizzazione da schermi larghi e capienti, e solo successivamente a quella da dispositivi piccoli e stretti, visti in pratica come un formato differente e basta di quelli principali.

Fornire tempi di caricamento brevi, link in evidenza e facilmente cliccabili, testi agevoli da scorrere e intuitivi nel loro significato fin dalle prime righe significa approfittare di questa nuova priorità di scansione per venire incontro alle esigenze degli utenti, e garantire un’esperienza di fruizione quanto più invitante possibile.

Tra le caratteristiche principali che verranno premiate dall’indicizzazione da mobile abbiamo:

  • maggiore facilità di consultazione
  • flessibilità superiore
  • velocità di navigazione
  • una ridotta complessità del codice sorgente
  • programmazione della pagina direttamente in HTML
  • assenza di funzioni non necessarie
  • adattamento alle dimensioni dello schermo

Le pagine del nostro sito web dovranno essere concepite per adattarsi in maniera intuitiva alle dimensioni dello schermo ristretto, e soltanto dopo per quelle da desktop.

Anche i testi, naturalmente, dovranno essere ridefiniti per agevolare la lettura da dispositivi mobile: paragrafi brevi e facilmente consultabili anche da strumenti dallo schermo ristretto sono consigliati. Puoi fare uso dei sottotitoli per enfatizzare il contenuto dei paragrafi e mantenere i visitatori all’interno della pagina. Anche i link dovranno ovviamente essere facilmente visibili e cliccabili per non rischiare che non vengano notati da chi naviga da mobile.

Naturalmente, premurati di effettuare il mobile friendly test di Google per verificare se sussistono eventuali ostacoli all’indicizzazione, puoi utilizzare inoltre lo strumento robots.txt testing tool per verificare che la versione mobile sia accessibile da googlebot.

E tu, che cosa ne pensi? Credi che il rilascio del Mobile First Index inciderà sul posizionamento del tuo sito? Commenta questo articolo per raccontarmi le tue opinioni!

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