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Aste gonfiate da Google Ads: difendersi con la SEO

Governo americano accusa google

Le aste pubblicitarie online stanno diventando sempre più competitive, e non è raro che i costi aumentino rapidamente, portando molti marketer e imprenditori a chiedersi se Google stia “gonfiando” le aste per ottenere più profitti. Sebbene ci possano essere discussioni su come funzionano le aste pubblicitarie, c’è un modo per proteggere i tuoi interessi e ottenere il massimo dal tuo budget pubblicitario: la SEO (Search Engine Optimization). In questo articolo, esploreremo come la SEO può aiutarti a difenderti da aste pubblicitarie gonfiate da Google e a migliorare la visibilità online del tuo sito web.

Governo americano accusa Google di gonfiare i prezzi nel processo Antitrust

Una notizia scottante ha scosso il mondo della pubblicità online: il governo americano ha accusato Google di gonfiare i prezzi degli annunci pubblicitari. Questa controversia ha innescato preoccupazioni tra gli inserzionisti che affidano gran parte del loro budget pubblicitario a Google Ads.

Da una prospettiva legale, Google è sotto processo per presunte tattiche sleali mirate a mantenere la sua posizione dominante come motore di ricerca leader del mondo. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha accusato Google di aver pagato somme considerevoli a grandi aziende, tra cui Apple, per garantire che Google rimanesse il motore di ricerca predefinito su prodotti come l’iPhone.

Durante queste indagini, sono emerse anche accuse che si basano su presunte pratiche anti-concorrenziali e opache legate al funzionamento delle aste pubblicitarie. Tra le principali preoccupazioni del governo ci sono:

  1. Manca la trasparenza: Gli inserzionisti potrebbero non essere informati in modo adeguato sui costi reali delle aste pubblicitarie.
  2. Prezzi gonfiati: Si sostiene che Google abbia aumentato artificialmente i prezzi degli annunci, danneggiando così gli inserzionisti.
  3. Pratiche anticoncorrenziali: Il governo ritiene che tali pratiche possano ostacolare la concorrenza nel settore pubblicitario online.

L’abilità di Google di aumentare i prezzi degli annunci senza affrontare una significativa concorrenza potrebbe rafforzare l’argomentazione del Dipartimento di Giustizia secondo cui Google detiene un monopolio illegale.

L’ammissione di Google per aver gonfiato i prezzi delle aste pubblicitarie

Il gigante dei motori di ricerca, Google, ha recentemente confessato di apportare modifiche silenziose alle aste pubblicitarie al fine di soddisfare i propri obiettivi di ricavo. Questa pratica ha generato notevole attenzione nel settore della pubblicità online.

Un dirigente di Google Ads, Jerry Dischler, durante il processo antitrust federale che ha coinvolto Google negli ultimi mesi, ha dichiarato che le aste utilizzate per vendere annunci di ricerca subiscono frequenti modifiche, comportando un incremento dei costi degli annunci e dei prezzi di riserva, che può variare dal 5% per l’inserzionista medio e addirittura fino al 10% per alcune query specifiche.

Una delle caratteristiche più sorprendenti di questa pratica è il fatto che Google tende a mantenere segrete queste variazioni di prezzo agli inserzionisti, aggiungendo ulteriori sfide al mondo della pubblicità online.

L’ammissione di Google riguardo a queste tattiche ha scosso la comunità di marketing digitale, sollevando interrogativi sul ruolo di Google nella manipolazione delle offerte pubblicitarie tramite la sua tecnologia Smart Bidding. Questo tipo di ammissione ha portato alcuni esperti di marketing digitale a riflettere sul funzionamento del sistema pubblicitario di Google.

Gli annunci di ricerca, una delle principali fonti di reddito di Google, sono diventati un settore in costante crescita per l’azienda. Nel 2020, gli annunci di ricerca hanno generato oltre 100 miliardi di dollari di entrate per Google. La crescita del fatturato legato agli annunci di ricerca è stata costante e ha mantenuto tassi “elevati” sin dal 2012, come dimostrano documenti presentati durante il processo antitrust.

Secondo Dischler, le modifiche ai prezzi degli annunci sono state effettuate per soddisfare gli obiettivi di ricavo imposti da Wall Street e dalla Chief Financial Officer di Google, Ruth Porat. In un’email inviata al suo team a maggio 2019, Dischler ha sottolineato l’importanza di raggiungere tali obiettivi per evitare ripercussioni negative sui mercati finanziari.

Dopo le dichiarazioni di Dischler, un portavoce di Google ha sottolineato che i costi degli annunci di ricerca sono determinati da un’asta in tempo reale, in cui gli inserzionisti non pagano mai più del loro massimo offerto. Google sta costantemente lavorando per migliorare la qualità degli annunci e offrire esperienze migliori sia agli inserzionisti che agli utenti.

Comprendere il funzionamento delle aste pubblicitarie di Google Ads

Prima di immergerci nella difesa tramite la SEO, è importante capire come funzionano le aste pubblicitarie su Google Ads.

Le aste sono basate su un sistema di offerte, dove gli inserzionisti competono per posizionarsi in alto nella pagina dei risultati del motore di ricerca (SERP). Tuttavia, Google utilizza un algoritmo complesso che tiene conto di molti fattori, oltre alla semplice offerta, per determinare quale annuncio viene mostrato in cima:

  1. Creazione delle Campagne: Gli inserzionisti creano campagne pubblicitarie all’interno del loro account Google Ads. Ogni campagna può avere uno o più gruppi di annunci, ciascuno con annunci specifici.
  2. Selezione delle Parole Chiave: Gli inserzionisti selezionano le parole chiave o frasi chiave che ritengono pertinenti per i loro prodotti o servizi. Queste parole chiave determinano quando gli annunci verranno mostrati agli utenti.
  3. Impostazione del Budget: Gli inserzionisti stabiliscono un budget giornaliero o un budget totale per ciascuna campagna. Questo limite indica quanto l’inserzionista è disposto a spendere al giorno o in totale per quella campagna.
  4. Partecipazione alle Aste: Quando un utente effettua una ricerca su Google o visita un sito web partner della rete di display di Google, il sistema attiva un’asta pubblicitaria. Gli annunci idonei a partecipare all’asta vengono selezionati in base alle parole chiave e ad altri fattori di targeting definiti dagli inserzionisti.
  5. Determinazione del Punteggio dell’Annuncio: Google assegna un punteggio di qualità a ciascun annuncio. Questo punteggio tiene conto della pertinenza dell’annuncio rispetto alla query di ricerca, della pertinenza della pagina di destinazione e del tasso di clic passato dell’annuncio, tra altri fattori. Il punteggio di qualità influisce sulla posizione dell’annuncio e sul costo per clic.
  6. Asta e Posizione: Durante l’asta, gli annunci partecipanti competono per essere mostrati. La posizione degli annunci nella pagina dei risultati di ricerca di Google dipende da una combinazione di offerta, punteggio di qualità e rilevanza dell’annuncio.
  7. Calcolo del Costo per Clic: L’inserzionista che vince l’asta paga il minimo necessario per superare il secondo migliore offerente (secondo il sistema dell’asta del secondo prezzo). Questo significa che, se hai offerto €1 e il secondo offerente ha offerto €0,50, pagherai €0,51 per il clic.
  8. Mostrare l’Annuncio: L’annuncio dell’inserzionista vincente viene mostrato all’utente sulla pagina dei risultati di ricerca di Google o su un sito web partner della rete di display di Google.
  9. Monitoraggio e Ottimizzazione: Gli inserzionisti monitorano le prestazioni dei loro annunci, inclusi il numero di clic, le conversioni e il ritorno sull’investimento. Questi dati vengono utilizzati per ottimizzare le campagne pubblicitarie, regolare le offerte e migliorare l’efficacia degli annunci.

Le aste pubblicitarie di Google avvengono in tempo reale e sono altamente competitive. Gli inserzionisti cercano costantemente di migliorare le prestazioni dei loro annunci attraverso la gestione delle parole chiave, l’ottimizzazione delle pagine di destinazione e la regolazione delle offerte. La qualità dell’annuncio e la rilevanza sono fondamentali per ottenere risultati positivi nelle aste di Google Ads.

La potenza della SEO in difesa del proprio Budget

Quando utilizzi la SEO in modo efficace, riduci la dipendenza dalle aste pubblicitarie a pagamento. Con una presenza online solida e una buona visibilità organica, ridurrai la necessità di investire enormi budget nelle aste di Google Ads. La SEO ti aiuta a posizionarti in modo stabile sui motori di ricerca, indipendentemente dalle fluttuazioni nelle aste pubblicitarie.

Ecco come può aiutarti a difenderti da aste gonfiate da Google:

  1. Keyword research: Identifica le parole chiave rilevanti per il tuo settore e il tuo pubblico di destinazione. Utilizza strumenti di ricerca delle parole chiave per trovare termini con un buon volume di ricerca e bassa concorrenza. Queste parole chiave possono essere utilizzate per creare contenuti rilevanti.
  2. Creazione di contenuti di qualità: Scrivi contenuti informativi e utili che rispondano alle domande e ai bisogni dei tuoi potenziali clienti. L’obiettivo è fornire valore ai visitatori del tuo sito web.
  3. Ottimizzazione on-page: Assicurati che il tuo sito sia ben strutturato, con URL comprensibili, tag di titolo e meta description ottimizzati e immagini ottimizzate per la ricerca. Mantieni anche una buona velocità di caricamento del sito web.
  4. Link building: Crea un profilo di backlink di alta qualità, ottenendo link da siti web autorevoli e rilevanti. Questo può migliorare la tua autorità di dominio e la posizione sui motori di ricerca.
  5. Monitoraggio e ottimizzazione: Utilizza strumenti di analisi per tenere traccia delle performance del tuo sito web e apportare aggiornamenti e miglioramenti continui.

Conclusioni

Se ti preoccupi delle aste pubblicitarie gonfiate da Google Ads e dei costi crescenti, la SEO può essere la tua migliore difesa. Investire nella SEO non solo migliorerà la visibilità del tuo sito web, ma ridurrà anche la tua dipendenza dalle aste a pagamento. Ricorda che la SEO è un processo a lungo termine, ma i benefici a lungo termine superano di gran lunga gli investimenti iniziali. Inizia oggi a ottimizzare il tuo sito web e a difenderti dalle aste gonfiate da Google con la potenza della SEO.