Ben ritrovati sul blog di SeoRoma!
Come ogni bravo copywriter sa, quando si realizza un testo occorre avere bene in mente il target al quale esso è destinato e le necessità alle quali sarà chiamato a rispondere, per essere certi di produrre qualcosa che sia davvero utile per il proprio pubblico di lettori e che in caso contrario non farebbe altro che apportare visite di scarso valore e innalzare il bounce rate.
Hai bisogno quindi di concentrarti sul topic da esplorare e al contempo di individuare gli argomenti correlati che possono davvero interessare la tua nicchia, ma come raccogliere informazioni sui bisogni delle persone senza trascorrere secoli tra forum e social network per farsi un’idea di cosa cerca la propria audience? Una soluzione c’è, e si chiama AnswerThePublic!
Cos’è AnswerThePublic?
L’analisi delle mere parole chiave è ormai una pratica comune e praticamente basilare, ma come andare oltre la semplice introduzione di termini di interesse per offrire qualcosa in più ai propri lettori?
AnswerThePublic è un tool – originariamente in lingua inglese, ma poi espanso alle ricerche in numerose lingue tra cui l’italiano – per l’analisi delle ricerche correlate a un determinato topic e che permette – nota bene – di portare alla luce anche intenti di ricerca non chiaramente esprimibili come termini associati ad altri quanto piuttosto come “associazioni di idee” espresse in maniera abbastanza consistente in rete.
Per citare un esempio riportato da Francesco Margherita, cercando su Google “veneta cucine opinioni” oltre ai siti di mobilio compare anche un portale di wedding, come a dire che la ricerca di cucine è in parte un argomento correlato per intenzioni di ricerca al matrimonio, anche se non lo è semanticamente.
Esistono molti tool per copywriter anche in lingua italiana per l’analisi delle keyword correlate – Ubersuggest, Semrush, Merlinox Suggest per citarne alcuni – ma in generale essi si “limitano” a riportare una serie di long tail keyword che altro non sono che declinazioni della parola di interesse in varie formule. AnswerThePublic invece va oltre, e riporta sia le chiavi a coda luna che le richieste di informazioni che gravitano attorno a esse.
A cosa serve AnswerThePublic?
- ad analizzare le esigenze del pubblico
- a trovare nuovi spunti per il calendario editoriale
- a rispondere più correttamente alle query digitate vocalmente (specialmente da mobile)
- a provare a generare contenuti più idonei a essere considerati per apparire sui featured snippet, che sono congegnati proprio per rispondere a degli interrogativi
- a ipotizzare argomenti su cui orientare i tuoi post per ottenere maggiore engagement sui social network
- per capire dove si indirizzano le necessità delle persone
- a intercettare gli utenti nel loro Zero Moment of Truth (la fase in cui cercano informazioni in rete per farsi un’idea su ciò che hanno sentore di voler comprare)
Perché utilizzare AnswerThePublic ?
Perché non limitarsi all’intuitivo Google Suggest, ai suggerimenti di Trends o al canonico Keywords Planner di Adwords?
In primis perché – se lavoriamo per una nicchia – possiamo non trovare informazioni pertinenti a causa dei volumi di ricerca troppo contenuti oppure potremmo non essere interessati all’intento commerciale che “filtra” i risultati offerti; inoltre non tutti si focalizzano sui risultati italiani.
Il meccanismo di machine learning di RankBrain, oltretutto, è progettato per offrire risultati più rispondenti a quelle query per le quali il criterio dei backlink non è efficace nello stabilirne la qualità, perciò torna comodo progettare contenuti esattamente in linea con le perplessità espresse in rete.
AnswerThePublic restituisce i dubbi e le curiosità espresse nei blog, siti e forum in forma grafica ed è questa la vera eccezionalità dello strumento: non si limita alle parole chiave ma alle espressioni che ci aiutano a essere considerati per i contenuti in primo piano offrendo risposte concrete e pertinenti alla richieste di informazioni compatibili con quelle previste dal Google Suggest.
Il tool ci restituisce le domande pertinenti sotto forma di un grafo a fiore risultati a partire dai completamenti automatici di Google e Bing; per usarlo devi soltanto:
- Inserire la parola chiave
- Definire il Paese che ti interessa
- Premere invio sul pulsante Get the questions
e puoi leggere così le informazioni che ti interessano disposte a ruota attorno alla keyword di partenza. Insieme ad altri tool come SeoZoom e Ubersuggest puoi ottenere una minuziosa lista di suggerimenti che ti apriranno di sicuro gli occhi su una grande varietà di argomenti esplorabili.

Utilizzando questo, possiamo dirlo, vero e proprio motore di ricerca di query, ottieni così le domande (Questions) chiare espressioni di esigenze informative o di “How to” e le espressioni (Prepositions) che sono più in generale long tail keyword contenenti il termine di interesse: mescolando con intelligenza queste formule potremmo realizzare testi esaustivi attorno a una determinata query concettuale. Continuando a scorrere trovi una serie di riquadri divisi in ordine alfabetico ciascuno comprendente l’estensione della keyword indicata con suggerimenti per espanderla.
Naturalmente questo strumento di SEO on page non è un sostituito di altri indicatori sui volumi di ricerca che puoi ottenere ad esempio da Keyword Planner o da SeoZoom – ma costituisce una fonte di validi spunti per termini e argomenti su cui basare il tuo piano editoriale e per generare testi che non verrebbero in mente ai tuoi concorrenti.
Ovviamente non è tutto oro ciò che luccica, nel mucchio delle frasi restituite si sprecano le informazioni fuorvianti oppure inutili ai tuoi fini, ma sta a te, in base ai tuoi specifici scopi, quali suggerimenti utilizzare e quali cestinare.
AnswerThePublic: i vantaggi
- è gratis (ti sembra poco?)
- visualizzazione grafica intuitiva che ti permette di dividere ulteriormente in ordine alfabetico il frutto delle tue ricerche
- uso intuitivo
- focus sulle più variegate espressioni sintattiche usate dalle persone per esprimere query di ricerca
- permette di focalizzarsi sul “cuore” dei bisogni delle persone anziché sui meri volumi di traffico (che non sono la risposta a ogni cosa)
- puoi coniugarlo con altri tool – come Google Suggest – per pensare a nuove combinazioni di ricerche
- enorme varietà di risultati per intenti di ricerca e previsioni di ricerca
- permette di comprendere l’esigenza informativa alla base delle ricerche
- puoi trovare spunti originali per emergere in specifiche nicchie
E tu cosa ne pensi di questo strumento per l’analisi delle query? Commenta questo articolo per raccontarci la tua opinione!