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Maverick Update: un nuovo aggiornamento, oppure gli strascichi del June 2019 Core Update?

Google update Giugno

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Tra l’11 e il 18 luglio 2019 diversi webmaster hanno avvertito delle consistenti fluttuazioni del posizionamento di vari siti web, soprattutto all’estero. Non ci sono state news ufficiali da parte di Google come avvenne invece con il June 2019 Core Update ma sono state riscontrate considerevoli variazioni di ranking, perciò si è pensato presto a un nuovo update di algoritmo.

Siccome Google non si era ancora espressa su questo nuovo update la comunità internazionale ha provveduto a ribattezzarlo “Maverick Update” (in onore del rilascio del trailer di “Top Gun: Maverick” avvenuto proprio in quei giorni).

Questo update giunge a poche settimane di distanza dal June Update del quale abbiamo già parlato.
I giorni nei quali si sono riscontrate maggiori fluttuazioni sono stati:

  • 11 luglio
  • 12 luglio
  • 16 luglio
  • 18 luglio (fluttuazione più alta)

I vari strumenti di analisi internazionali fra i quali Semrush hanno rilevato appunto una forte variabilità proprio intorno al 18 luglio. In un recente video John Muller affermava di non avere informazioni da dare su successivi update, ma anche che Google è sempre intenta a rilasciare update, perciò non sarebbe affatto strano assistere a un nuovo aggiornamento di algoritmo poco dopo uno più consistente.

Abbiamo comunque l’impressione che si tratti di un update un po’ insolito, siccome non è facile riscontrare un pattern comune ai siti colpiti come avviene in altri casi. Semrush considera quello del 18 luglio come “update generale” senza nessuna nicchia bersaglio in particolare.

A quanto pare però, dopo il recente roll out, le acque si sono un po’ calmate e gli effetti sul posizionamento si sono fatti meno accentuati. È interessante appunto notare che ci sia stato un rientro diretto degli effetti di questo aggiornamento di algoritmo. Ovviamente la situazione deve essere ancora monitorata per appurare se, nel momento in cui scrivo, possa verificarsi una nuova ondata di effetti sul ranking.

Maverick Update: gli effetti

Per il momento, almeno in Italia, non ho assistito a particolari scenari di piano da parte dei proprietari di siti devastati. Su blackhatworld la maggior parte dei commenti riporta di avere considerevolmente guadagnato in posizioni, ma non mancano coloro che invece dicono di avere perso qualcosa.

Alcuni sostengono che l’update abbia contribuito a risanare delle posizioni perse con il precedente June 2019 Core Update, ma non sembra evidente un pattern di causa – effetto.

Dai commenti sul GT Forum di webmaster nostrani che hanno monitorato la situazione in svariati progetti possiamo trarre un paio di impressioni:

  • gli effetti sembrano essere molto blandi in Italia ma sono risultati molto consistenti negli USA
  • non sembra che “Maverick” agisca come “recupero” dopo il June 2019 Core Update (anzi, i siti potrebbero non essere stati toccati a nessun livello, nemmeno dai gestori stessi, in tempi recenti)

Al momento non risulta che l’algoritmo abbia riguardato particolari settori piuttosto che altri. Sembra invece che esso stia operando in maniera trasversale una vasta serie di siti e di risultati di ricerca.

Come reagire al Maverick Update

Se hai perso traffico in seguito al Maverick Update, probabilmente non devi pensare a correggere un semplice aspetto del tuo sito per recuperare posizioni. In situazione precedenti, pressata dai webmaster angustiati dal calo di ranking, Google ha informato che non ci sono dei particolari elementi che vengono presi di mira degli update (a differenza dei corrispettivi storici come Google Penguin che colpiva i backlink dannosi, o come Google Panda che vedeva di cattivo occhio i contenuti di scarsa qualità).

Non si può quindi pensare di modificare un solo aspetto di SEO on page od off page per sperare di recuperare quanto perso.

Ovviamente occorre monitorare con frequenza il posizionamento per valutare l’andamento della situazione. Come abbiamo spiegato sopra, nei giorni successivi al rilascio abbiamo visto un rientrare degli effetti dell’update, perciò non è impossibile che ci sia anche un spontaneo rientro degli effetti di questo update per il proprio settore.

Ti consigliamo di verificare con il tuo esperto SEO i vari, consueti fattori che incidono sull’autorevolezza del tuo portale, fra i quali:

  • la qualità e l’attinenza dei link al tuo sito
  • le menzioni e citazioni che riscontra il tuo brand che ne attestano l’importanza e l’affidabilità
  • le performance di navigazione e la leggibilità dei tuoi contenuti

Puoi indagare insomma su tutto ciò che può riguardare la percezione di rilevanza e la soddisfazione degli utenti, per osservare se intervenire sulla qualità complessiva del sito, a livello di brand e di user experience, può aiutare a recuperare le posizioni perse. Dobbiamo perciò continuare a lavorare al meglio delle nostre possibilità, con la maggiore serenità che ci è concessa, in attesa di nuovi sviluppi.

Una buona strategia consiste nel verificare quali siti oltre al tuo hanno perso di posizioni intorno allo stesso periodo: se, ad esempio, tutti gli shop online fossero scesi per la chiave “semi orto” e fossero saliti siti informativi sullo stesso ambito potremmo ipotizzare che sia avvenuto un cambio di interpretazione a livello di intento di ricerca. Perciò, occorrerebbe decidere se prendere atto di questo cambiamento e attendere che altre modifiche avvengano oppure se mettere mano radicalmente all’assetto del sito.

June 2019 Core Update: quale legame con Maverick

Possiamo trarre inoltre un’altra osservazione: è possibile che le variazioni del posizionamento non siano da ricondurre al nuovo, presunto Maverick, bensì agli strascichi del recente June 2019 Core Update?

L’ipotesi non è del tutto infondata, siccome le variazioni che abbiamo notato sembrano molto scarse, come se fossero i rimasugli di cambiamenti già avviati in precedenza, in particolare a fine giugno.

Il precedente update di giugno sembra aver riguardato gli interi domini colpiti, così come keyword e pagine specifiche all’interno dati domini.
Abbiamo appurato invece che:

  • non riguarda la user experience
  • non riguarda la qualità dei contenuti e il modo con il quale Google valuta gli elementi on page
  • non riguarda i tempi di caricamento degli elementi del sito
  • non riguarda l’invadenza degli ads
  • sembra avere praticato un’associazione tra dominio e sotto dominio, anche se formalmente dovrebbero essere delle entità separate agli occhi di Google

Molto più probabilmente riguardava invece i link e più in generale l’autorità di dominio. Sotto questo punto di vista assumere ancora maggiore importanza il consiglio di badare all’autorevolezza dei siti che ci linkano per trasmettere ulteriori riprove di autorevolezza a Google.

Queste sono le osservazioni che possiamo fare al momento sul Maverick Update. E tu che cosa ne pensi? Parliamone nei commenti!

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