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Google Update: lo stesso dominio non apparirà più di due volte. Forse

Un tweet ufficiale pubblicato da Google a inizio mese annuncia una novità attesa da molto tempo: saranno ridotti, almeno sulla carta, il numero di risultati di ricerca con lo stesso dominio che compare più di due volte. La notizia non è nuova, ed in questa sede siamo andati a considerare l’impatto effettivo dell’update di inizio mese, che tutti hanno raccontato un po’ passivamente senza prendere in considerazione esempi concreti.

Riprendiamo il discorso da qui: se ad esempio stiamo cercando il miglior aspirapolvere, è chiaro che ci interessa vedere siti differenti per poter confrontare le offerte ed avere un’idea ad ampio raggio, leggendo più recensioni possibile e – soprattutto – leggerle da siti diversi. La situazione in cui molti siti grossi monopolizzavano alcune query di ricerca, del resto, arrivando a comparire in prima pagina per due, tre o addirittura quattro volte, da tempo era un po’ la dannazione di molti SEO.

Ritrovarsi per molte ricerche con lo stesso dominio, in effetti, degrada la qualità della SERP, e per questa ragione Google ha proposto – almeno sulla carta – un giro di vite sostanziale, che dovrebbe essere andato in roll-out in tutto il mondo già da inizio giugno. Questo è il tweet ufficiale:

Google è andato nel dettaglio di questo update: ha parlato di un incremento della site diversity, che si traduce nel fatto che un dominio difficilmente apparirà più di due volte per la stessa ricerca, salvo casi particolari (scrivono) in cui abbia senso farlo (e l’unica possibilità, secondo me, è che un sito contenga informazioni di rilievo per quella ricerca su più pagine indicizzate: ma non mi sembra una situazione all’ordine del giorno, per così dire). Cosa ancora più importante, i sottodomini saranno trattati come parte del dominio principale, per cui saranno conteggiati come appartenenti al dominio di secondo livello a cui appartengono.

I risultati pare che abbiano avuto un impatto variabile: i domini nei risultati di ricerca si sono diversificati un po’, ma non in tutti i casi. Ci sono SERP che, nonostante le premesse, sono rimaste invariate, con domini presenti più volti ad occupare addirittura l’intera SERP nell’above the fold. Questo perchè Google non sembra applicare la regola in modo indiscriminato, e possiede quasi certamente dei filtri (o fa dei controlli ulteriori, comunque) per riconoscere le varie situazioni.

In questo caso di classica local SEO risalente ad inizio mese (periodo in cui l’update doveva essere già attivo), appare per ben cinque volte Yelp, cosa che sembra – in totale franchezza – tutt’altro che necessaria all’utente.

In Italia, per quello che abbiamo sperimentato, la regola sembra essere stata applicata in modo un po’ più preciso, per quanto – anche qui – non è chiaro se e quando sia necessario indicizzare e posizionare due volte lo stesso dominio, visto che il tutto non sembra dare valore aggiunto alla SERP.

In questo secondo caso si tratta di veri e propri URL duplicati molto simili, che in altri tempi avremmo detto essere un problema e che invece, in questa sede, sono stati addirittura premiati. Ho provato a cercare supermercati vicino a me, e questo è il risultato:

Virgilio.it appare due volte, in prima e seconda posizione, e non è il massimo. C’è ancora del lavoro da fare, insomma, e la speranza è che il rilascio del roll out sia finalmente uniforme anche da noi, ora che è trascorso quasi un mese dall’update ufficiale. Nel frattempo, ovviamente, si continuerà a lavorare ottimizzando più pagine per la stessa query, che non è una pratica ortodossa ma è necessaria per riuscire ad avere speranze di battere la concorrenza, soprattutto nei settori più competitivi.

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