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Google De Indexing: il bug è stato finalmente risolto

Google de indexing

È con un comunicato stampa che Google annuncia (di fatto confermando) che il flagello Google de indexing è stato finalmente risolto e che tutti i siti penalizzati potranno tirare un bel sospiro di sollievo.

Errore?

Test andato male con marcia indietro per evitare rivolte di massa?

Scherzo di qualche dipendente?

Forse non sapremo mai la verità sul fatto che ha sconvolto le vite di molti SEO in questo bizzarro aprile, ma quello che sappiamo con certezza è che sì, anche i colossi sbagliano.

Gli scorsi giorni hanno decisamente portato scompiglio in moltissime SERP: non si era mai visto un numero così alto di siti web de-indicizzati automaticamente (letteralmente dall’oggi al domani) da Google che ha iniziato a cancellare pagine dal suo index a partire dal 4 aprile.

Per chi bazzica nel settore, fenomeni del genere sono riconducibili sempre e solo a una cosa, ovvero un cambio di algoritmo, ma non questa volta.

Siti specializzati, forum ufficiali e un po’ chiunque, infatti, ha capito al volo che non si trattava di un aggiornamento, ma di qualcosa di molto più pericoloso: un bug di cui, però, Google sembrava non avere alcun tipo di conoscenza.

Perdita di traffico, conversioni ridotte e metriche assolutamente campate per aria hanno caratterizzato gli analytics della scorsa settimana, ma le notizie da parte del motore di ricerca continuavano a essere contrastanti: prima, Google ha dichiarato di aver brillantemente risolto il problema per poi smentirsi ventiquattro ore dopo, annunciando di aver fissato il bug solo parzialmente.

A inizio settimana, invece, Big G ha dichiarato di star lavorando al problema, sostenendo che ci volesse del tempo per risolvere il problema.

6 giorni per risolvere il bug del Google de indexing

Ci sono voluti 6 giorni e tanta pazienza prima che il bug venisse definitivamente risolto

La notizia è arrivata, appunto, attraverso un comunicato ufficiale di Google rilasciato mercoledì sera: il problema di de-indicizzazione è stato finalmente arginato, anche se ci sono voluti 6 giorni.

Ecco il testo del molto poco empatico del tweet con cui è stata comunicata la buona nuova:

“The indexing issue has now been fully resolved. We apologize for the inconvenience. We appreciate your patience as we restored normal operation.”

Ovvero:

“Il problema all’index è stato completamente risolto. Ci dispiace per l’inconveniente. Apprezziamo la tua pazienza mentre ripristiniamo le normali operazioni.”

A oggi non si sa cosa abbia causato il problema e forse Google non ce lo rivelerà mai, ma possiamo intuire, date le tempistiche per risolverlo e la super segretezza che ha caratterizzato la faccenda, che si sia trattato di un problema effettivamente grave e complesso.

In questa vicenda, che sicuramente ha causato non pochi problemi ai siti e pagine improvvisamente de-indicizzati, c’è però una nota positiva: l’URL relativo l’ispezione e l’invio dell’indice in Search Console ha funzionato anche per chi ha dovuto reinviare gli URL de-incizzati all’indice stesso.

Una piccola consolazione, certo, se si considera che per una settimana molti siti hanno potenzialmente perso delle buone occasioni di conversione.

 

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