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Come ottimizzare i title del tuo sito?

Per fare l’ottimizzazione dei title del tuo sito devi capire quali parole chiave stai ottimizzando, e poi, se necessario e logico, andare ad inserirle nella frase che compone il title stesso. Ci sono varie strategie da attuare, in questi casi, che dipendono dalle circostanze: ma ottimizzare un title può cambiare i ranking, di molto, in positivo o in negativo. Ti piacerebbe fare SEO sul tuo sito senza ricorrere all’aiuto di un consulente? Potrebbe non essere una buona idea: ma se vuoi provarci lo stesso o avere comunque un’idea del lavoro che facciamo, se arrivato nel posto giusto.

Cosa sono i <title> in HTML

I tag title sono tra i più importanti di ogni singola pagina web; devono essere ottimizzati pagina per pagina, seguendo una strategia finalizzata ad obiettivi (ad esempio, semplicemente, aumentare le visite dai motori di ricerca) e cercando di seguire una serie di linee guida.

I title vengono generati e gestiti in automatico dal CMS che si sta usando (Joomla!, WordPress, ecc.), oppure editandolo manualmente dal file HTML (solo per i siti statici). Ad esempio, nel caso di WordPress, un title corrisponde al titolo di ogni singolo articolo o pagina, mentre per le categorie ed i tag corrisponde con il nome della categoria o del tag, rispettivamente. Buona parte della SEO onsite, di solito, passa per l’ottimizzazione di questo tipo di tag HTML, che appare nella forma: <title> Il titolo della pagina </title>, e che si deve inserire nella sezione <head> della pagina.

Come migliorare i <title> lato SEO

Partiamo dal presupposto che non tutti i siti sono uguali, e quello che ha funzionato per un tuo concorrente potrebbe non funzionare per te. In genere si possono dare dei suggerimenti per i title del tutto generici, ma poi starà a te attivarli nel modo corretto, e soprattutto con le giuste tempistiche.

Per fare SEO “fai da te” dei tuoi title devi, in genere, partire da tre cose basilari:

  • individuare delle parole chiave realistiche da ottimizzare;
  • pianificare se si possano inserire nei title del sito;
  • decidere quanto tempo (ed eventualmente denaro) investire nelle attività di monitoraggio e manutenzione dei risultati.

Se non parti da questo, la tua strategia risulterà vana e poco produttiva, ed avrai semplicemente perso tempo per nulla. Per evitare questo errore molto comune tra i meno esperti, devi stabilire una strategia ottimale di posizionamento. Per riuscire a definire una buona strategia SEO avrai bisogno di individuare, quindi, anzitutto le parole chiave da ottimizzare: per farlo, preferisci sempre le parole chiave composte da più parole, quelle più specifiche insomma, e poi concentrati a creare delle pagine che “rispondano” a quelle esigenze.

Stai attento, quindi, a non sbagliare questa fase, perchè potresti ottimizzare per parole chiave del tutto inutiliinutili nel senso che non ti porteranno alcun risultato tangibile, purtroppo. Il segreto è quello di individuare cosa cercano gli utenti intenzionati a spendere o, se preferisci, le keyword con un alto commercial intent – che andranno affiancate a quelle della coda lunga, più generiche, e comunque correlate a ciò che la tua azienda fa nel concreto.

Ad esempio, se ottimizzi la parola chiave “consulenze low cost“, pensa a ciò che si aspettano di trovare coloro i quali fanno quel tipo di ricerca, e cerca di venirgli incontro – offrendo le tue conoscenze in modo adeguato. In un primo esempio, potresti provare ad inserire la keyword nel title: ma la modifica deve avere senso, cioè la frase che venite a comporre nel title dovrà essere scorrevole e di senso compiuto.

Come misurare i risultati dopo aver cambiato un <title>

Questa è tipicamente una fase delicata che, anche qui, viene spesso sbagliata dai principianti: gli strumenti di misura delle prestazioni sono numerosi, e vanno scelti con cura.

In linea di massima ci sono due tipi di tool che puoi utilizzare:

  1. gli strumenti SEO di monitoraggio, tutti in prova gratuita limitata e a pagamento se li usi nel tempo, come ad esempio SEOZoom (la suite SEO italiana tra le più complete) e Majestic SEO (un tool molto interessante per monitorare come vanno le cose e ricevere spunti interessanti di SEO offline, soprattutto).
  2. gli strumenti di Google (tutti gratuiti) come la Search Console (utile per vedere le prestazioni del tuo sito sui motori, il numero di click, le query ottimizzate e da migliorare, ecc.) e Google Analytics (utile per monitorare quante visite ti arrivano); ci sono anche ulteriori strumenti ancora più specialistici, se ti servono, come Google Insights per misurare la velocità di caricamento delle pagine: a Google piacciono i siti che caricano velocemente, in genere, e potrebbero essere favoriti nel tempo in termini di ranking.

Se una modifica di un title produce un risultato positivo, il ranking di quella pagina salirà (e potrebbero salire anche altre).

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